“Motta la piccola California”, il libro di Fausone e Solaro
Motta di Costigliole: nascita e sviluppo urbanistico
Oggi mi sono fatta un bel regalo: il libro “Motta la piccola California”, scritto da Fiorenzo Fausone e Claudio Solaro.
I due autori ripercorrono cento anni della storia della frazione Motta di Costigliole d'Asti, in provincia di Asti, borgo di campagna apprezzato da turisti italiani e stranieri, in cui ho la fortuna di vivere.
Motta si sviluppa lungo la riva del fiume Tanaro a partire dal 1500, ai piedi del suo castello, e nel 1870, anno di inaugurazione della linea ferroviaria, Motta acquista la sua identità urbanistica sviluppando il suo centro abitato intorno alla nuova stazione.
Si costruiscono nuove case, la chiesa, nascono le prime attività commerciali legate soprattutto alle produzioni dell'agricoltura, ma non mancano i negozi, i ristoranti e gli alberghi che offrono trattamenti termali grazie alle fonti purgative.
Nel 1960 la frazione Motta è soprannominata "la piccola California" ed è ormai un polo di grande attrazione su tutto il territorio.
Il libro si sviluppa in una serie di articoli che vogliono ricordare il passato di questa comunità: il carnevale, la famosa Sagra del Peperone Motta di Costigliole d'Asti, la Pro Loco, l'associazione Alpini, i tornei di calcio ed il campo sportivo, il Palio dei borghi di Costigliole, il cant'è jeuv, le feste di paese, i suoi abitanti con vari grandi personaggi (tra i quali papà Bacot), il fiume Tanaro con l'edificazione dei suoi ponti e le cave per l'estrazione del gesso, il cimitero, il monumento ai caduti, la posta e la banca, l'asilo infantile e le scuole elementari.
L'Albergo Motta di Costigliole d'Asti nel libro
Gli autori ci consegnano uno spaccato del nostro territorio che va dalle sue origini fino ad oggi, e lo fanno raccontando e illustrando storie attraverso documenti iconografici e fotografie: a pagina 62 vi è anche una bellissima foto del mio ristorante e in cui si parla di noi, nell'articolo “le acque purgative”.
Queste acque iniziano ad essere utilizzate per le cure nel 1908 in tre alberghi con altrettanti ristoranti, presenti nella frazione: l'Albergo Ristorante Margherita, l'Albergo Ristorante Regina e ovviamente il nostro albergo e ristorante Motta, che in quegli anni era l'Albergo Ristorante Fausone, avendo all'epoca il nome dalla famiglia che lo ha avviato, la famiglia Fausone.
Le acque curative delle fonti sulfuree
Queste attività erano dotate di fonti di acqua sulfurea e ferruginosa. Il loro impiego riguardava la cura della stipsi, della flatulenza, dei calcoli biliari, della gotta, dei reumi e dell'artrite.
Massimo Fausone, erede della Famiglia Fausone, mi aveva raccontato dove era collocata la fonte nel nostro ristorante e ha promesso di mostrarmi le foto di quegli anni.
Tra gli anni '40 e '60 del 1900, queste fonti favorirono la crescita economica della frazione Motta di Costigliole d'Asti, perchè, data la vicinanza, erano e sono attrattive per gli abitanti di Asti e di Alba che, grazie alla stazione, potevano facilmente e velocemente raggiungere Motta.
La cura aveva il suo metodo scientifico di assunzione graduale fino al raggiungimento “dell'effetto”, che normalmente avveniva al mattino del giorno successivo, quindi ai clienti veniva offerta una tazza di brodo caldo prima del pranzo.
Il tutto era allietato dalla musica suonata in un parco vicino e ovviamente non mancavano le danze su di una pista attrezzata.
Carluccio Strocco, dei fratelli Strocco, proprietari dell'Albergo Ristorante Margherita, fece realizzare da un pittore una serie di cartoline promozionali, che con una certa ironia, che nulla aveva da invidiare a quella dei sudditi di sua Maestà Elisabetta II, spiegavano gli effetti ed i risultati di queste acque purgative.
Si descrive così l'Italia dei borghi tanto appezzati dai turisti stranieri che proprio in questo periodo iniziarono a farci visita: anche adesso all'Albergo Motta abbiamo spesso ospiti che vengono dalla Norvegia e dalla Francia.
Un grande lavoro di ricerca
Fiorenzo Fausone e Claudio Solaro, gli autori del libro, per la prima volta danno una forma unitaria alla storia di Motta al fine di farci conoscere, raccontando chi eravamo.
Il loro è stato un grande lavoro di ricerca delle storie delle persone, che sono diventate poi i racconti del libro stesso, o come spiegano loro, una forma di riconoscenza, di gratitudine verso chi ci ha preceduto.
Questa è la storia del mio paese:
Un paese senza memoria è condannato a vagare nel buio; salvarne la memoria evitando che vada persa per sempre, è un dovere di chi il luogo lo ama e ci vive.
Il libro è in vendita nel negozio di abbigliamento Lella Moda in Via Giacomo Scotti a Motta di Costigliole, ed è visionabile nel nostro Pit Stop, il punto informazioni turistiche dell'Albergo Motta, dove è possibile raccogliere depliant e brochure informative.