Itinerari Piemontesi da non Perdere: da Isola d'Asti a Mongardino

Itinerari Piemontesi da non Perdere: da Isola d'Asti a Mongardino

Langhe piemontesi: tra natura e cultura

Gli itinerari piemontesi sono numerosi e offrono ai turisti tantissime possibilità di scoperta. Si passa dalle meraviglie artistiche allo sport, dalle terme alla gita enogastronomica, un perfetto connubio tra arte, natura, cultura e relax: il Piemonte ti accoglie e ti coccola.

Puoi dedicarti a visitare città d'arte come Asti oppure crearti un itinerario tra i borghi astigiani: la scelta è davvero molto ampia. Soggiornando presso il mio Albergo Motta sarò io stessa a fornirti tutte le indicazioni necessarie per raggiungere i principali punti di interesse in zona, oppure potrai usufruire del mio Pit Stop ricco di mappe e depliant dedicati alle escursioni che puoi fare in questo territorio patrimonio UNESCO.

Quando ho iniziato a scrivere questo articolo, avevo in mente di consigliarti ben tre percorsi. Mentre scrivevo, però, mi sono resa conto che le cose da dire erano davvero tante e non volevo rischiare di confonderti le idee. Ecco quindi che oggi mi concentrerò sul primo di questi itinerari piemontesi tutti da scoprire. Questo viaggio puoi intraprenderlo in qualsiasi momento dell’anno e per riscoprire antichi borghi dove la storia si fonde con le dolci colline delle Langhe.

Da Isola d’Asti a Mongardino

Prendiamo come punto di partenza il mio albergo Asti. Dopo una bella notte trascorsa all'Albergo Motta sarai pronto ad affrontare questo piccolo e interessante itinerario. Non dovrai macinare troppi chilometri o trascorrere troppe ore in auto o a bordo della tua moto: la parte più bella dell'esperienza è respirare e vivere le colline e i borghi che immutabili si adagiano su di esse. 

Itinerari Piemontesi da non Perdere: Isola d'AstiPartiamo dalla vicina Isola d'Asti si compone di una parte bassa, recente e commerciale, e di una parte alta, la storica Villa. Qui devi visitare la torre campanaria risalente al XVI secolo e monumento nazionale dal 1924. Potrai ammirare i colli di Isola ricchi di vigne e le sue pianure ricche di fiori e ortaggi che hanno dato origine a diverse manifestazioni, come Fiori in Fiera che ha luogo nella seconda metà d'aprile.

Per quanto il panorama e la natura siano belli, ti consiglio di visitare il museo fotografico nato grazie a Luigi Corino, storico fotografo del posto.

Non andartene senza assaggiare i Batsôa zampini di maiale fritti, e i Tirulën, biscotti a base di nocciole e buccia di limone, nati nel dopoguerra nella Pasticceria Gallinotti, perfetti con una buona Barbera locale.

Itinerari Piemontesi da non Perdere: Agliano TermeSpostiamoci ad Agliano Terme, dove i suoi vigneti ordinati vengono chiamati grandi rughe di un’antica cultura. Inizia il tour dalla chiesa cinquecentesca di San Giacomo Apostolo, per poi procedere con la ex chiesa di San Michele, oggi location di un centro culturale, situata nella medesima piazza.

In frazione Molizzo sull'omonimo colle, con panorama sulla Val Tiglione, trovi la chiesa campestre dell’Annunciazione che risale al '600. Finito il giro tra i tesori d'arte e paesaggi, trascorri un po' di tempo alle terme scoperte nel 1770. Se sei amante del vino, non puoi perderti il Barbera d'Asti: a ottobre viene celebrato in abbinamento al merluzzo norvegese, nel Barbera Fish Festival.

Il borgo di Moasca è posto su un colle dominato dall'antico castello e dalle due imponenti torri circolari. Impossibile non iniziare la tua visita proprio da qui, dalle porzioni restaurate del castello, importanti resti dell’edificio costruito nel 1351 sopra l'ancor più antica fortificazione, rasa al suolo una cinquantina d'anni prima, ma ancora visibile in una delle miniature del Codex Astensis.

Visita le Bottega del Vino “Nerodistelle”, all'interno delle cantine del castello e gusta un calice di Barbera. Eccoti un consiglio: non rinunciare alla vista panoramica che puoi godere dalla terrazza posta in cima al castello. Prima di lasciare Moasca, visita le chiese del '600, cioè la parrocchiale di San Pietro e la Chiesa di San Rocco.

Itinerari Piemontesi da non Perdere: Castelnuovo CalceaIl Comune di Castelnuovo Calcea è immerso in un paesaggio di colline e di vigneti. Qui le cose da vedere sono davvero tante a partire dal centro storico e dalla piazza panoramica con il palazzo municipale: da qui una scalinata, che si rifà ad un ponte del 1200, ti conduce ai resti visitabili dell'antico castello, come l’antico portale d’ingresso, le mura perimetrali, un camminamento sotterraneo, le segrete e la torre d’avvistamento con lo splendido belvedere. Visita anche la chiesa parrocchiale di Santo Stefano di fine '600, ed il museo dedicato al suo più illustre cittadino, lo scrittore Angelo Brofferio. Prima di andare via, visita il prestigioso parco artistico Orme su La Court.

Itinerari Piemontesi da non Perdere: Vaglio SerraIl Comune di Vaglio Serra è un piccolo paese immerso nei vigneti. Il suo castello non passa di certo inosservato: non è un caso se un gruppo di imprenditori svedesi lo hanno acquisito e trasformato in un resort charme. A San Pancrazio devi assolutamente visitare la chiesa e il santuario: la chiesa edificata nel 1744 conserva un prezioso battistero del secolo XV, mentre il santuario adiacente alla Cantina Sociale di Vinchio e Vaglio Serra, riedificato ad inizio '700, vanta origini antichissime. Non dimenticare il giardino pensile antistante il palazzo municipale e i suoi tassi centenari.

Itinerari Piemontesi da non Perdere: VinchioIl comune di Vinchio è anch’esso circondato da boschi e da vigne. Questo piccolo borgo si arrocca attorno ad un picco, sede un tempo del locale castello, oggi belvedere. Vinchio dà i natali a Davide Lajolo, scrittore e politico: il museo a lui dedicato è sicuramente da visitare. A Vinchio nasce anche l'Asparago Saraceno a cui è dedicata la sagra che si svolge la prima domenica di maggio. Se hai la possibilità di partecipare alla sagra ti consiglio di farlo, così come ti consiglio di non perdere gli assaggi delle varianti del Barbera.

Ammira la natura che ti circonda e che sembra quasi abbracciarti. Ti trovi nella Riserva Naturale della Valle Sarmassa, caratterizzata da colline e valli ricche di boschi di robinie, castagni, querce e la Ru un grande albero secolare, monumentale simbolo della Riserva.

Itinerari Piemontesi da non Perdere: CortiglioneIl Comune di Cortiglione, al confine della Val Sarmassa con il grande verde della sua Riserva Naturale, è famoso per le colline, gli orti, i fossili e lo zafferano, antica coltivazione tipica fin dal'400 in molti mercati europei. Questo territorio è ricco di fossili del Pliocene che puoi ammirare in mostra nel sito allestito presso il Parco Paleontologico Astigiano. Visita anche l'antica chiesa di San Siro con il suo campanile del XIII secolo.

Tra gli itinerari piemontesi, ti consiglio di passare a Cortiglione in estate, quando potrai goderti la collina della lavanda.

Itinerari Piemontesi da non Perdere: BelveglioIl comune di Belveglio, un tempo noto per la produzione vinicola del barbera, è oggi ricco di boschi e tartufi. Qui puoi visitare la chiesa parrocchiale barocca e il Castello, che sorge sul sito dell'antico maniero visionabile nei dipinti nel Codex Astensis. Il castello è stato riedificato nel 1929 in forme neogotiche da un nobile montenegrino, oggi è sede di concerti e noto per un antico tesoro ancora nascosto nei suoi sotterranei.

Se il tempo lo consente, goditi una bella passeggiata oltrepassando il torrente Tiglione, sulla nuova passerella, verso il Geosito della Val Sarmassa.

Itinerari Piemontesi da non Perdere: MombercelliNel Comune di Mombercelli la tua visita inizia nella parte alta del suo territorio, sotto l'antico castello, e nella parrocchia seicentesca dedicata a S. Biagio, in cui puoi ammirare la Madonna con Bambino e Santi del Moncalvo. Passa poi al MUSarMO (Museo Civico d’Arte Moderna) situato nelle vecchie carceri. Assaggia i carciofi del sorì, antichi e buonissimi, la cui riscoperta si deve a Egidio Gagliardi. Eccellenza del territorio è anche l'ottimo vino, celebrato con tre bottiglie giganti poste nei punti panoramici.

Itinerari Piemontesi da non Perdere: MongardinoArriviamo al Comune di Mongardino, dove ti aspettano le Cappelle della Via Crucis sul colle di Sant'Antonio, risalenti al 1739 unico esempio astigiano di Sacro Monte. Il complesso è composto da tredici cappelle poste ad anello sul colle, da quattro ad inizio percorso e da una piccola chiesa alla sommità. All'interno delle edicole si trovano gessi policromi alti una quarantina di centimetri che rappresentano scene della Passione e del Calvario di Cristo. Immancabile la visita alla parrocchiale barocca dai pregevoli arredi interni. Non andartene senza provare il dolce tipico, il mattone di Mongardino, re dei mattoni dolci piemontesi.

Visitare le Langhe con i consigli dell'Albergo Motta

Alla fine di questo percorso non vedrai l'ora di tornare presso il mio Albergo Motta per goderti una bella notte di sonno, soddisfatto del tour e felice di aver goduto di panorami mozzafiato e segni della storia passata giunti fino a noi.

Prima di mettersi a letto, però, lascia che ti dia un ultimo consiglio. Recati al ristorante dell'albergo, Terra di Mezzo, e concediti qualche coccola. Qui potrai gustare la miglior pinsa della zona, oppure una cucina casalinga che fonde i sapori del Piemonte con quelli della vicina Liguria. Considerando la giornata intensa che hai appena vissuto, ordina anche uno dei loro famosi dessert rigoramente preparati in casa!

Per quanto riguarda il mio albergo Asti sai già tutto. Puoi prenotare la camera da letto che preferisci, scegliendo tra le camere turistiche e le camere a tema: se disponibile, sarò più che felice di assegnartela. Sebbene diverse per stile, tutte le stanze d'albergo sono arredate con gusto e hanno un bagno privato comprensivo di tutti i comfort che potrebbero esserti utili durante il tuo soggiorno.

Se desideri maggiori informazioni sul soggiorno al Motta, o se vuoi inoltrare una prenotazione, contattami oggi stesso.


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